16 anni dopo il trionfo di Daniela Ceccarelli nel SuperG di Salt Lake City 2002, Sofia Goggia rompe il digiuno e trionfa nello sci alpino femminile, spingendosi dove nessuna italiana era mai arrivata. Primo oro nella gara regina della velocità, con una gara bellissima e senza i rischi che Sofia si prende di solito, errore che le aveva precluso la medaglia nel SuperG. La favoritissima Lindsey Vonn è terza a 47 centesimi mentre il pericolo più grande è arrivato dalla norvegese Mowinckel, che bissa l’argento del gigante a soli 9 centesimi dall’azzurra. Ci ha fatto tremare la scandinava ma alla fine anche lei si è dovuta accodare alla bergamasca.
Giochi che dunque rimangono fortemente di stampo femminile per la nazionale italiana, anche perché l’attesa team sprint dello sci di fondo ci ha riservato una forte delusione, forse la più grande di tutti i Giochi. Federico Pellegrino e Dietmar Noeckler erano dati favoritissimi per una medaglia, addirittura per l’oro, ma alla fine tagliano il traguardo solamente quinti a 48 secondi dalla dominante Norvegia. Non è bastato un buon Pellegrino per nascondere una condizione affatto lusinghiera di Noeckler.
Sbaglia molto nello short program l’altoatesina Carolina Kostner, che chiude solo sesta a quasi cinque punti dal bronzo, servirà un’impresa nel programma lungo di questa notte.
Eliminazioni pronosticate per Klotz e Thanei nello skicross maschile, che non sono riusciti a superare lo scoglio degli ottavi.